Durante il periodo fetale la
madre trasmette ai figli i parassiti intestinali (gli ascaridi ).Quindi,
anche se vedete i cuccioli in gran forma non esitate ad approntare un
piano di sverminazione contro i più comuni parassiti in modo da
evitare i danni, anche gravi, che possono produrre. Sarà bene usare
un prodotto polivalente in grado di uccidere diversi tipi di parassiti.
Vediamo quali sono i più importanti:
Ascaridi
Vermi lunghi e tondi come uno spaghetto. Vivono nell'intestino tenue nutrendosi
del cibo in via di digestione e sottraendo nutrimento al cucciolo. Dall'
intestino tenue penetrano nel sangue attraverso le pareti intestinali
ed il fegato arrivando ai polmoni e alla trachea.Una volta espulsi con
la tosse possono essere di nuovo inghiottiti e ritornare nell'intestino.Una
fattrice infestata partorirà dei cuccioli gia affetti da ascaridiosi.
Per questo motivo è conveniente sverminare la femmina prima dell'accoppiamento.
Anchilostomi e tricocefali o vermi ematofagi
Provocano diarrea emorragica con conseguente anemia e nei casi più
gravi anche la morte.
Tenia
Chiamata anche verme solitario è un parassita soggetto a metamorfosi
che per compiere il ciclo completo deve passare in animali diversi. La
tenia più frequente del cane è la Diphilydium caninum
che allo stadio larvale è ospite intermedia della pulce. Quando
il cane, leccandosi, ingerisce la pulce, questa libera le larve che nell'intestino
del cane diventano il verme vero e proprio. Le proglottidi si manifestano
sulla superficie delle feci con l'aspetto di grani di riso bianchi che
si contorcono. Per eliminare le tenie, oltre alla sverminazione tramite
apposite sostanze è bene bonificare il cane e l'ambiente dove vive
dalle pulci.
Filaria
La filaria è un parassita biancastro lungo dai 20/30 cm diffuso
nelle zone a clima caldo umido.Anche la filaria necessita di un ospite
intermedio che funga da veicolo tra un animale e l'altro.Gli ospiti intermedi
sono le zanzare. Quando la zanzara punge il cane affetto da filaria, ne
ingerisce attraverso il sangue le forme giovanili che dopo un periodo
di 20 giorni sono pronte(evolute) per infettare un altro cane. Il cane
punto dalla zanzara infetta ospita nel sottocute la filaria per 80/120
giorni fino a quando dopo ulteriori trasformazioni migra in forma adulta
al cuore e alle arterie polmonari.Qui rimarrà nutrendosi di plasma.Uno
dei sintomi più frequenti è il precoce affaticamento seguito
da bava alla bocca e tosse. I maggiori disturbi di questa malattia sono
cardiocircolatori con ipertrofia della parete cardiaca e conseguente sfiancamento.
Seguono edema polmonare, insufficienza renale, fino alla morte del cane.
La cura consiste nell'eliminazione delle forme adulte e nel supporto farmaceutico
per limitare i danni causati dalla decomposizione interna del parassita.
La profilassi, invece, prevede la difesa del cane dalle zanzare e la somministrazione,
orale, una volta al mese, di un prodotto contro le microfilarie.
Pulci
Le pulci sono dei piccoli insetti di colore marrone-rossastro che vivono
in mezzo al pelo dei nostri amici succhiandone il sangue per nutrimento.
Per evitare che il sangue si coaguli mentre viene succhiato, le pulci
iniettano una piccola quantità di saliva all'interno del vaso sanguigno.Questa
sostanza estranea provoca in alcuni soggetti una particolare allergia
che si manifesta sul dorso e alla base della coda con perdita di pelo
ed arrossamento della cute. Inoltre, come abbiamo già spiegato,
la pulce è l'ospite intermedio della tenia. Per limitare il fenomeno(eliminare
totalmente le pulci è un impresa molto ardua) ci sono molti prodotti
in commercio. Trattandosi di veleni vanno comunque usati con moderazione
non dimenticando di bonificare anche i luoghi dove il cane dorme e soggiorna.
Zecche
Fra le molte varietà di zecche quella che infesta il cane è
la stessa della pecora. Sappiate, quindi, che i pascoli sono luoghi assolutamente
da evitare se non volete ritrovarvi con il cane infestato dalle zecche.
Le piccole zecche si arrampicano sui fili d'erba e aspettano l'animale
in transito al quale si attaccano saltando sui peli della parte inferiore
del corpo.Una volta giunti sul cane il maschio e la femmina si accoppiano
e dopo la fecondazione la femmina rimane attaccata, con la bocca provvista
di rostri, per succhiare il sangue.Una volta gonfia di sangue si stacca
per deporre le uova nel terreno, dove le larve dopo alcune metamorfosi,
saranno pronte per infestare nuovamente il cane.Un ciclo continuo dove
a farne le spese è il nostro povero cane che in grosse infestazioni
può rischiare di morire dissanguato o di anemia acuta. Pericolosa
è anche una malattia protozooaria, trasmessa dalle zecche, chiamata
babesiosi. Nel caso in cui vi accorgete che il vostro cane ha delle zecche
attaccate la cosa migliore è quella di usare uno dei tanti prodotti
specifici come: polveri, bagni, ecc. Tenete presente che trattandosi di
veleni vanno usati nelle dosi indicate e manipolati con guanti. Per quanto
riguarda la rimozione degli insetti vi sconsigliamo di strapparli manualmente
in quanto potrebbero rimanere parti della bocca infisse saldamente nella
cute e diventare possibile causa di ascessi. Uno dei vecchi rimedi è
quello di cospargere l'insetto di alcool od altra sostanza in grado di
ucciderlo in loco o di cospargerlo di olio o crema per soffocarlo.Dopo
un paio di giorni sarà molto semplice staccare l'insetto morto.
Scabbia
La scabbia è una malattia provocata da un acaro del tipo Sarcoptex.
Detta malattia, altamente contagiosa, trasmissibile per contatto diretto
o indiretto è trasmissibile anche all'uomo. Le manifestazioni più
evidenti sono: intenso prurito, cattivo odore, desquamazione della cute
con larghe piaghe edematose trasversali, localizzate in testa, collo,
ascelle, inguine, ventre, base della coda, arti. La cura, facile e certa,
consiste in bagni o spugnature di esteri solforici, iniezioni di Ivermectina.
Rogna rossa
La rogna rossa è causata da un parassita del bulbo pilifero chiamato
Demodex folliculorum. Il parassita è un ospite abituale del follicolo
ed in situazioni normali non provoca alcun danno. La sua eccessiva ed
anomala proliferazione provoca la rogna rossa conosciuta anche come demodicosi.
Si manifesta in due forme: localizzata e generalizzata.
La prima colpisce di preferenza i cuccioloni che presenteranno aree alopeciche
(senza pelo) intorno agli occhi, sul muso e alle estremità degli
arti, specie gli anteriori.
La seconda colpisce cani di tutte le età ed è una forma
ben più grave della precedente in quanto le lesioni interessano
tutto il corpo. Desquamazioni, arrossamenti, iperpigmentazione e perdita
del pelo sono le manifestazioni primarie seguite da pustole e foruncoli.
La diagnosi deve essere fatta dal veterinario e comunque la terapia non
è propriamente semplice. Nella localizzata la guarigione è
largamente assicurata, mentre per la generalizzata sussistono molte riserve.
Rogna camminante
E' prodotta dall'acaro Cheyletiella che invece di localizzarsi nella cute
come il Sarcoptex e il Demodex, passeggia sulla cute del dorso e della
testa provocando un eccesso di forfora ed un fastidioso prurito.E' molto
contagiosa e trasmissibile anche all'uomo.Rilevabile dall'esame della
forfora è facilmente debellabile con bagni o spugnature bisettimanali
di esteri fosforici. Otite parassitaria
L'otite parassitaria, detta anche rogna ortodectica, è causata
da un acaro chiamato Otodectex cynotis che si installa nel condotto uditivo
nutrendosi di cerume e detriti epidermici.La presenza di detto acaro è
testimoniata da intenso prurito e da un essudato color cioccolata. Il
soggetto colpito
sarà indotto a scuotere la testa e a grattarsi continuamente la
base dell'orecchio.Trasmissibile per contatto diretto trova un terreno
molto fertile negli allevamenti o nei luoghi dove coabitano numerosi cani.La
malattia è molto più frequente nei cuccioli che negli adulti.
La cura consiste nella pulizia del condotto uditivo e nell' applicazione
di specifici prodotti.
Dermatomicosi
Il responsabile di questa malattia è un fungo che cresce sul pelo
del cane.E' trasmissibile all'uomo ed i bambini ne sono particolarmente
sensibili. Si trasmette per contatto diretto tra cani o tramite terreno
infestato da spore. Le lesioni provocate da codesto fungo consistono in
macchie tondeggianti prive di peli e con desquamazione della cute, localizzate
in maggior misura sul muso, sulle orecchie e alle estremità degli
arti. Quando colpisce la base delle unghie è detta onicomicosi.
SINTOMI
GENERALI DELLE PARASSITOSI
PARASSITI
SINTOMI
TERAPIE
cutanei
dermatiti
superficiali e profonde, forfora, alopecia, pelo opaco
polveri, bagni,
spugnature,gocce, collarini, ecc.
intestinali
dimagramento,
diarrea, flatulenze, vomito occasionale, pelo opaco
compresse
di vari prodotti, pasta, gocce, sciroppi
Malattie
infettive virali
Il cimurro
Insieme alla rabbia il cimurro è la malattia infettiva virale più
antica e mortale di tutta la storia canina.Con la scoperta del vaccino
(la cura non esiste) si è finalmente posto un freno a questa temibilissima
malattia.L' infezione da cosiddetto virus di Carrè colpisce di
preferenza i cuccioli ma nessun cane, anche adulto, è sufficientemente
al riparo da questa malattia. L' infezione si instaura per inalazione
del virus il quale va a localizzarsi come prima sede nelle tonsille ed
in seguito in tutto il corpo mediante il sangue. I più colpiti
sono il sistema immunitario, quello nervoso e le cellule di rivestimento
dei polmoni e dell'intestino. I sintomi sono : febbre alta, scolo nasale
e oculare, tosse, vomito, diarrea, ispessimento e screpolatura della pelle
del naso e dei cuscinetti plantari. Nella seconda fase della malattia,
quando il cane presenta dei falsi sintomi di miglioramento, insorgono
tremori e crisi epilettiche come sintomo di danneggiamento del sistema
nervoso. Nel novantanove per cento dei casi il cane è destinato
ad una morte certa e penosa. E chi sopravvive avrà il sistema nervoso
fortemente compromesso. L'unica cura, tra l'altro prettamente sintomatica,
è quella di alleviare le infezioni secondarie che si instaurano
sugli organi colpiti dalla malattia. La vaccinazione rimane l'unica difesa
sostanzialmente valida contro questa malattia e va praticata a partire
dal secondo mese di vita.
Epatite infettiva
Malattia molto contagiosa provocata dall' Adenovirus CAV I che viene trasmessa
per contatto con materiale infetto come: feci, saliva, urina. La particolare
pericolosità di questa malattia consiste nel fatto che i soggetti
guariti rimangono infetti per molto tempo. I sintomi più ricorrenti
sono: febbre leggera, tonsillite, dolori addominali, opacità corneale.
La terapia, difficile ed aleatoria, consiste nel ridurre le complicanze.
Come per il cimurro, l'unica arma efficace è la vaccinazione preventiva,
praticata insieme a quella per il cimurro.
Parvovirosi
E' una malattia di recente insorgenza,presumibilmente causata da una variante
del virus della panleucopenia del gatto.Avendo il virus una spiccata predilezione
per i tessuti in fase di accrescimento, colpisce in genere i cuccioli
ed i cuccioloni. I sintomi sono: vomito acuto irrefrenabile di materiale
giallastro, grave depressione, dolori intestinali, diarrea grigio giallastra
che evolve in emorragica e terribilmente puzzolente. Il cucciolo colpito
rifiuta il cibo ma desidera bere. Il liquido assunto, però, viene
immediatamente vomitato e questa situazione determina una velocissima
disidratazione. Nei cuccioli con meno di 8 settimane il virus provoca
l' ingrossamento del cuore e alla morte improvvisa senza alcun sintomo
di malattia. La cura consiste nella somministrazione tempestiva di antiemetici,
antiemorragici ed impedendo la disidratazione con flebo di Ringer lattato.
La prevenzione consiste nella vaccinazione che viene praticata insieme
a quella del cimurro e dell' epatite.
Rabbia
La causa della rabbia è un virus detto neurotropo (elettivamente
colpisce i tessuti nervosi).
I romani la chiamavano lissa ed è una malattia inguaribile e conosciuta
fin dall'antichità. Si trasmette, anche all'uomo, mediante la saliva
del cane morsicatore infetto.Il cane colpito da rabbia emette continui
ululati, ha incapacità di inghiottire, diventa mordace e si abbandona
a furiose corse. In seguito
sopraggiunge la sonnolenza, la paralisi e infine la morte. Per partecipare
a mostre e raduni è obbligatoria la vaccinazione.
Tosse dei canili
Malattia lunga e odiosa, ma in genere non pericolosa. E' causata da un
batterio chiamato Bordetella bronchesettica che si instaura come germe
di invasione secondaria dopo l' Adenovirus CAV 2. Si manifesta con tosse
aspra e secca,scolo nasale e oculare e mancanza di appetito. Il decorso
è lungo ma benigno. La prevenzione si attua mediante vaccinazione
contemporanea a quella contro il cimurro, l'epatite e la parvovirosi.
Herpesvirus
E' una malattia mortale per la quale non esistono né cure né
profilassi. Infetta i neonati e li uccide in un giorno. L'infezione può
avvenire per contatto diretto con adulti portatori sani o durante il transito
vaginale. I sintomi sono l'incapacità di alimentarsi ed i continui
lamenti.
Leptospirosi epatica
Responsabile di questa malattia è il batterio Icteri haemorrhagiae.
Attraverso l'acqua bevuta in pozzanghere contaminate da urina di animali
malati o portatori sani (cani,topi) il batterio invade il fegato del cane
determinando un danno epatico irreversibile e letale. I sintomi sono: febbre
alta, apatia improvvisa, vomito e sete intensa, diarrea anche sanguinolenta,
ingiallimento delle mucose della bocca e della sclerotica (ittero), aborto
in caso di gravidanza. La cura è possibile solo se attuata in tempo
e prevede forti dosi di antibiotici per diversi giorni.
Un altra forma di leptospirosi è quella dovuta al batterio Leptospira
canicola che prende a bersaglio i reni determinando una disfunzione renale
con accumulo di urea e conseguente tossicosi. I cani che superano la malattia
hanno i reni definitivamente offesi e saranno loro stessi, per molto tempo,
portatori sani della malattia. La vaccinazione rimane l'unica forma di prevenzione
e va effettuata dopo i due mesi di vita insieme alle altre vaccinazioni
che abbiamo già trattato. Purtroppo l'immunità non supera
i sei mesi e quindi in situazioni a rischio risultano necessarie due vaccinazioni
all' anno.
I protozoi sono degli organismi
unicellulari molto pericolosi per il cane al quale provocano gravi malattie.
Le malattie più frequenti sono:
Coccidiosi
Vittime prevalenti della coccidiosi sono i cuccioli degli allevamenti
intensivi o quelli che transitano in ambienti contaminati e con basso
standard igienico. I coccidi eliminati sul terreno da animali infetti
se assunti con la bocca determinano la malattia che si manifesta con diarrea
catarrale o emorragica, anemia, vomito e quindi disidratazione. Le lesioni,
di natura intestinale provocano dolore.Se non vengono adeguatamente curati
i cuccioli possono morire. Quelli guariti, per molto tempo, saranno
portatori sani. La cura consiste in somministrazioni di sulfamidici per
almeno 14/15 giorni.
Babesiosi (piroplasmosi )
I principali vettori di questa malattia sono le zecche e principalmente
il Rhipicephalus sanguineus (zecca bruna del cane ). Durante la suzione
la zecca infetta il cane iniettando il protozoo responsabile della malattia,
il Babesia canis.Dopo alcuni giorni di incubazione,che variano a seconda
del tipo di zecca,l'animale comincia a mostrare i sintomi della malattia
che sono: febbre molto alta (40/41 °C), aumento della frequenza respiratoria
e cardiaca, apatia, anemia, ittero, emoglobinuria (urine rosse), disappetenza
e costipazione.
La forma acuta è caratterizzata da un grave ittero,emoglobinuria
e anemia.E' la forma più grave e facilmente letale.
La forma cronica invece è meno grave.Presenta gli stessi sintomi
della forma acuta ma tutti in forma più attenuata.
Una grave infestazione da zecche deve farci riflettere sulla possibilità
che il nostro cane possa avere contratto questa malattia. Un esame del
sangue atto a verificare la presenza di Babesia nei globuli rossi potrebbe
evitare spiacevoli conseguenze.
Leishmaniosi
E' una malattia tipica delle regioni mediterranee ed in particolare di
quelle costiere che si affacciano sul mare. I vettori di questa malattia
sono gli insetti succhiatori di sangue e più frequentemente le
zanzare. Anche gli uomini possono essere infettati da questa malattia
che colpisce le cellule del sistema reticolo-endoteliale. I sintomi sono:
immunodepressione, proliferazione incontrollata di tessuti, problemi di
tipo cutaneo e viscerale.La malattia si presenta infatti con due diversi
tipi di sintomatologia. Il sintomo cutaneo, meno grave e conosciuto come
bottone d'oriente è caratterizzato dalla presenza di una o più
ulcere cutanee di aspetto crateriforme coperte da crosta e refrattarie
alla cicatrizzazione. Quello di tipo viscerale, invece, è il più
grave ed assume una forma cronica con incubazione di diversi mesi. I sintomi
molteplici sono: dermatosi, dermatiti seborroiche o nodulari non pruriginose,
ulcere nasali e podali, cheratocongiuntiviti, uveiti, dimagramento, abnorme
crescita delle unghie.Seguono come sintomatologie interne: ingrossamento
del fegato, della milza, nefrosi e nefrite. Più tutte quelle infezioni
derivanti dall'immunodepressione. La terapia ha raggiunto risultati soddisfacenti
grazie all'uso di un antibiotico,l'amidosidina solfato.
Calcoli I calcoli ,seppur
raramente, possono interessare i pinscher. La differenza anatomica della
vescica e dell' uretra fra maschio e femmina determina che i maschi ,
con l'uretra più lunga, trattengano i calcoli più facilmente
delle femmine. La presenza dei calcoli nella vescica e nell' uretra determina
delle vere e proprie infezioni come uretriti e cistiti. Da qui la necessità
della rimozione chirurgica e del lavaggio delle vie urinarie per evitare
che residui di uroliti possano nuovamente cristallizzarsi e dare origine
a nuovi calcoli. La struvite (calcolo Struvit) colpisce indifferentemente
maschi e femmine ed è in genere la conseguenza di cistiti che hanno
determinato la formazione di ammoniaca ( per demolizione dei batteri)
ed il conseguente aumento della concentrazione e del pH dell'urina. In
tali condizioni si avvia un processo di cristallizzazione del magnesio
fosfato (urolita) e la conseguente formazione del calcolo.Una volta eliminati
gli Struvit bisogna curare l'infezione che li ha prodotti ed al tempo
stesso somministrare prodotti acidificanti e stimolanti delle urine. Alcuni
tipi di calcoli sono causati da un disturbo del metabolismo ad opera di
un amminoacido solforoso che i tedeschi chiamano Zustin.Questi tipi di
calcoli non vengono trattenuti dalle femmine ed i cani che ne sono portatori
hanno bisogno di particolari cure per tutta la vita, di una alimentazione
ipoproteica e stimolante delle urine. Possibili sono anche i calcoli di
ossalato di calcio e di acidi urici.
Eclampsia
E' detta anche tetania da parto o da lattazione in quanto colpisce, in
genere, cani di piccola taglia durante la seconda metà dell'allattamento.
I sintomi sono: crampi diffusi a tutti i muscoli, posizione di decubito
laterale con impossibilità a muoversi, arti distesi e rigidi con
tremore.Nei casi più gravi il cane può avere le mascelle
serrate con ferimento della lingua, affanno e febbre altissima (41-42°C
)
Le cause della malattia sono ignote, tuttavia sembra essere favorita da
una ipomineralizzazione e dalla predisposizione del soggetto.La terapia
consiste nella somministrazione in endovena o intraperitoneale di sali
di calcio e di magnesio (con risoluzione immediata ). Più lento
il risultato con iniezioni sottocutanee di borogluconato di calcio al
20 % o di ergotina. Per scongiurare le ricadute è bene sospendere
l'allattamento o somministrare forti dosi di sali di calcio e fosforo
mescolati al cibo.
Metrite
E' una infezione dell' utero come conseguenza di un parto difficile o
parziale espulsione delle placente. I sintomi sono: apatia, febbre, mancanza
di appetito, scomparsa del latte e fuoriuscita dalla vulva di materiale
giallo-verdastro fetido.La cura si avvale di antibiotici e irrigazioni
antisettiche. Molto diffuse e difficili da scoprire sono le metriti croniche
in quanto non presentano alcun sintomo visibile. Di solito vengono scoperte
quando la cagna pur coperta dal maschio non viene fecondata. L' antibiogramma
indicherà gli antibiotici più appropriati. In questi casi
però la cura è lunga ed impegnativa
Piometra
Raccolta di pus nell' utero che si manifesta, quasi sempre, a distanza
di circa due mesi da un calore più lungo del solito.Colpisce preferibilmente
le cagne che non hanno mai partorito e quelle sottoposte a trattamenti
anticoncezionali. I sintomi sono: perdite vulvari (non necessariamente
), apatia, perdita dell' appetito, aumento della sete e nello stadio avanzato
anche vomito.La cura definitiva e sicura è l' asportazione dell'utero.
Tumori mammari
Ne sono maggiormente soggette le cagne che non hanno mai partorito e si
presentano come gonfiori o tumefazioni alle mammelle.Per fare una distinzione
grossolana tra benigni e maligni, diremo che i tumori benigni si presentano
con forme e contorni abbastanza regolari. La terapia è chirurgica.
Malattie congenite
La mancata discesa nello scroto di uno o di tutti e due i testicoli viene
chiamata criptorchidismo.
Quando, invece, il testicolo, pur essendo transitato per il condotto inguinale,
non raggiunge lo scroto,viene chiamata ectopia. La discesa del testicolo
inizia già nel grembo materno e si conclude, salvo poi la completa
formazione, nel primo mese di età. Si può parlare di criptorchidismo
se non compaiono i testicoli entro il sesto mese di età. Il testicolo
non sceso e trattenuto( sia in addome che in sede ectopica ) può
degenerare in tumore fin dal terzo anno di età. Trattenuto in addome
produce il sertolioma mentre quello trattenuto in sede ectopica produce
il seminoma.Per la produzione di estrogeni ad opera del sertolioma il
cane va incontro ad una alopecia simmetrica sulla groppa e sui fianchi,
ad un cambiamento di carattere con femminilizzazione e all' ingrossamento
delle mammelle.Quando un testicolo trattenuto viene attaccato da un sertolioma
o da un seminoma, in buona percentuale ( 40 % )anche il testicolo normalmente
sceso nello scroto viene attaccato dalla stessa malattia. Per quanto riguarda
la fertilità diciamo che il bilaterale è sterile mentre
il monolaterale è fertile ma portatore genetico di questa patologia.
E' conveniente per un allevatore escludere il soggetto ed i parenti stretti
dalla riproduzione.
Atrofia progressiva della retina
Detta malattia, di cui conosciamo due forme diverse è, purtroppo,
in progressivo aumento.
Le due forme(CPRA, localizzata centralmente) e (PRA, generalizzata ) sono
ambedue ereditarie.
La retina è la terminazione periferica del nervo ottico deputata
alla percezione dello stimolo luminoso ed è costituita essenzialmente
da due tipi di cellule nervose: i bastoncini e i coni. I primi registrano
le differenze d' intensità della luce mentre i secondi, i coni, i
colori. Da questo possiamo osservare che negli animali notturni la retina
ha solo bastoncini mentre nei mammiferi i bastoncini e coni sono mescolati,
ma con una prevalenza dei bastoncini.
Nella PRA, generalizzata, assistiamo ad una perdita dei bastoncini nella
parte periferica della retina. La parte centrale della retina inizialmente
sopravvive a questo fenomeno poi inizia anch' essa una lenta degenerazione
dando dei sintomi che un padrone attento può certamente rilevare.
Il cane affetto da questa malattia avrà dei problemi durante il crepuscolo
e la sua pupilla rimarrà aperta anche in condizioni di luce intensa.Il
cane, inoltre, percepisce solo i movimenti centrali.
Come complicanza del PRA spesso sopraggiunge la cataratta, che se in casi
normali può essere operata restituendo la vista al cane, in questo
caso, cioè come complicanza di PRA, la rimozione della lente offuscata
non produce l'effetto sperato.La malattia è attualmente incurabile
ed essendo ereditaria l'unico mezzo per evitarla è quello di scartare
gli esemplari portatori. Nel Pinscher tale malattia inizia verso i 15/18
mesi e nel caso di timori in merito alla malattia si può fare un
esame oftalmoscopico a questa età e ripeterlo ai 3 e ai 5 anni, considerando
che se è ereditaria la PRA si manifesta entro i 5 anni. Oltre i 5
anni è acquisita e non dipende da PRA.
In Germania, per esempio, per i bassotti tedeschi, il controllo medico per
questa malattia è obbligatorio ed i nomi dei cani risultati positivi
alla malattia vengono pubblicati sul giornale del Teckelklub.
Soggetti a questa patologia
sono i cani di piccola taglia e in particolare le femmine. Le cause principali
sono una ipoplasia delle epifisi distale e mediale (scarso sviluppo) o
di quella laterale distale del femore e la displasia.
Ulteriori cause possono essere la lassità della capsula articolare
del ginocchio, il rachitismo o la rottura del legamento laterale femoro-rotuleo.
Anche un trauma della tibia o un trauma intrauterino possono essere causa
della patologia.Uno dei sintomi, di solito quando il cane è al
trotto, è l' andatura a tre zampe per l'impossibilità di
flettere la gamba posteriore colpita.Nel caso di displasia dei condili
distali del femore,possono essere colpiti tutti e due gli arti e tale
patologia ,essendo ereditaria, esclude il soggetto dalla riproduzione.
Le malattie più frequenti
oggetto di profilassi sono:
Cimurro
epatite virale
I due tipi di leptospirosi
parvovirosi
tosse dei canili
parainfluenza
Rabbia
La prima vaccinazione va fatta a due mesi di età e ripetuta dopo
20 giorni. Dopo un anno si vaccina di nuovo continuando le vaccinazioni
a scadenza annuale. In caso di pericolo la vaccinazione contro il cimurro
e la parvovirosi può essere anticipata a 40 giorni usando un vaccino
apposito.